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I bambini in consiglio chiedono spazi sicuri e... un po' più di libertà
01/02/2006 - I bambini in consiglio chiedono spazi sicuri e... un po' più di libertà
I bambini chiedono soprattutto spazi per giocare, sperimentare, scoprire e anche per “sporcarsi”. Sono per certi versi sorprendenti le indicazioni emerse durante il Consiglio comunale dei bambini, convocato martedì pomeriggio in Municipio. Una quarantina di alunni delle quinte elementati A e B, hanno presentato a sindaco, assessori e consiglieri comunali il lavoro di ricerca svolto nei mesi scorsi sul territorio cerianese e un documento che è la sintesi dei desideri dei bambini per una Ceriano che diventi sempre più a misura loro. Particolarmente eloquenti alcuni passaggi delle loro riflessioni, che riportiamo testualmente. “Gli spazi pensati dagli adulti per il gioco dei bambini non sempre rispettano le aspettative di noi piccoli destinatari. Il Comune che vuole creare spazi per i bambini non deve più progettarli solo per noi. Abbiamo bisogno di spazi ricchi, vari, belli, in cui conoscere nuovi amici e che siano accessibili a tutti i cittadini, che noi possiamo frequentare senza pericoli e senza accompagnatori. Posti che possano soddisfare bisogni primari del gioco come il nascondersi, correre, che stimolino l'invenzione e l'immaginazione (dislivelli, buche, cespugli, capanne a terra o aree), luoghi in cui siano presenti elementi come la terra e l'acqua che permettono di creare con le mani ma anche di bagnarsi, di sperimentare e di sporcarsi”.
Le richieste specifiche vanno quindi oltre i parchi giochi e coinvolgono la sicurezza delle strade, la presenza di marciapiedi e piste ciclabili, la necessità di controllare gli spazi pubblici esistenti (con l'offerta dei bambini di collaborare con la Polizia Locale segnalando comportamenti scorretti). Per i bambini, che hanno fatto spesso riferimento all'articolo 31 della Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia, che stabilisce il diritto al gioco, è necessario anche un ripensamento (che evidentemente non può competere all'Amministrazione comunale) dei regolamenti dei cortili condominiali, ormai trasformati di fatto in parcheggi e quindi sottratti alla disponibilità dei bambini per momenti di gioco e aggregazione.
“Le vostre considerazioni sono un messaggio importante.” -ha commentato il sindaco Antonella Ferrario, prima ad intervenire in risposta ai bambini. “Mi avete fatto comprendere quanto la mia infanzia sia stata fortunata, ho avuto la possibilità di conoscere in libertà prati, boschi e campi di grano, di avere contatti con i tanti animali da cortile che quasi tutte le famiglie possedevano, di giocare con gli amici sulle strade spesso sterrate, dove passava una automobile ogni 10 minuti. Oggi non è più così e i genitori prendono precauzioni talvolta eccessive ma sempre nell’intento di salvaguardare i figli. Sulla sicurezza delle strade molto è stato fatto negli ultimi anni, con la creazione di percorsi protetti per pedoni e ciclisti (nuove piste ciclopedonali e marciapiedi), e altro è in corso di realizzazione (marciapiede e ciclabile di via Laghetto), diversi progetti di riqualificazione delle aree verdi sono in fase avanzata e, su tutti, quello del Giardinone”. L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Radice, riprendendo questo argomento, lo ha così commentato “proprio come auspicato da voi, il Giardinone sarà un luogo per tutti, bambini, ragazzi, adulti e anziani”. Ribadendo l'attenzione a progettare interventi che rispondano alle aspettative dei più piccoli, ha ricordato come molti dei lavori più importanti vengano discussi con la cittadinanza attraverso assemblee pubbliche ed è giusto trovare momenti dove, come oggi, vengono ascoltati i punti di vista dei bambini.
Nella seconda parte dell'incontro, i bambini hanno dato sfogo alla loro curiosità con una serie di domande, incentrate soprattutto sulla storia di Ceriano, alle quali ha risposto l'assessore Carlo Monti, appassionato di storia locale che ha suggerito anche la rilettura del libro di Severino Rivolta sulla storia di Ceriano e di quel “Ceriano, com'era, come eravamo” di cui lo stesso Monti, con Cesare Parazzini è autore: entrambi i testi sono a disposizione delle scuole. Curiosità anche sulla funzione del sindaco e sulle motivazioni che hanno portato il primo cittadino a questo impegno. Rispondendo ai bambini, Antonella Ferrario ha augurato che anche tra di loro ci sia qualcuno che, in futuro, senta il desiderio di dare il proprio contributo per far crescere la comunità di Ceriano, “Tra voi potrebbe esserci uno dei prossimi sindaci, chissà magari un’ altra donna” -ha detto. Ha infine ricordato un aneddoto che le ha un po’ cambiato la vita: “Mi chiesero la disponibilità per fare l’Assessore ai Servizi Sociali. Non sapevo nulla di politica e di amministrazione e parlando con il parroco di allora gli dissi “perchè proprio io?” ed egli tranquillo rispose “perchè non tu?” Basta girare una domanda e ti accorgi che tirarti indietro di fronte ad un impegno per la comunità dove vivi non è possibile. E poi è venuto pian piano anche il resto”.
L'Ufficio stampa