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IV Novembre a Ceriano, intervento del Sindaco
08/11/2005 - Commemorazione del IV novembre
Ogni anno rievocando il 4 novembre oltre alla memoria e all'onore che dobbiamo rendere ai caduti della I guerra mondiale, ci soffermiamo a parlare di PACE. Tanto è stato detto e scritto sulla pace, abbiamo fatto bandiere, marce, fiaccolate e migliaia di convegni.
Tutte queste iniziative sono sacrosante e utili, non dobbiamo smettere di sollecitare le nostre tiepide coscienze ad una partecipazione più consapevole e attiva alla vita e alle problematiche sociali del nostro paese e del mondo intero. Guai a diventare indifferenti alle terribili difficoltà che vivono la maggioranza dei cittadini dei paesi in guerra.
Viviamo una stagione politica, nazionale e non solo, contrassegnata da sterili lotte, difese di privilegi, disinteresse verso i reali problemi delle comunità e così pure i conflitti sopranazionali risentono di questa situazione torbida.
Nonostante ciò, l’anelito alla pace e alla giustizia è insito nell’animo umano. Allora dalle tragiche vicende di quei lontani anni di guerra e da tutte le successive guerre in ogni parte del mondo, dobbiamo cogliere un ammaestramento che si concretizza nel continuo impegno a rinnovare ed arricchire la democrazia della nostra Patria, rendendoci sempre sostenitori e protagonisti della miracolosa costruzione di una unione di stati e di popoli che dà oggi all’Europa una pace irrevocabile.
La memoria della guerra ’15 –’18 ci fa guardare con fiducia il nostro futuro, uniti e fieri della nostra Patria, italiana e europea, coesi anche nell’orgoglio delle nostre grandi tradizioni di civiltà. La nostra Italia e la nostra Europa devono essere tema di dialogo, di cultura, di memoria storica e di innovazione sociale e politica. Questi sono i valori fondamentali di riferimento costante per ciascuno di noi.
È nostro compito, giorno dopo giorno, dare attualità a questi valori dando linfa ed energia al lungo e complesso percorso che ci ha portato alla democrazia.
Altro punto irrinunciabile è il compito generazionale di trasferire questi valori ai giovani, da un lato per costruirsi consapevolezza e spirito critico e dall’altro per far comprendere loro che la pace è un valore entusiasmante, difficile, da costruire quotidianamente.
La pace subisce ogni genere di attentati. Dalle assurde stragi di cui la televisione ci rimanda immagini agghiaccianti sino a giungere alla intolleranza dentro le famiglie.
La ricerca della giustizia, la ricerca della pace devono dunque avvenire a tutti i diversi livelli.
Cari cerianesi, carississimi ragazzi delle scuole con i vostri insegnanti, carissime associazioni in primis l’Associazione Combattenti e Reduci, Alpini, Forze dell’ordine, grazie di essere qui oggi, grazie per questa testimonianza di pace. La storia d’Italia ci insegna a guardare con fierezza al passato e serenità al futuro, nella consapevolezza che ciascuno di noi ad ogni età della vita ed in ogni ruolo sociale e familiare può aggiungere quel piccolo tassello che servirà a completare il mosaico della pace.