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Il 4 novembre, un impegno per la pace
06/11/2007 - La celebrazione del 4 novembre dedicata al tema della pace
E' stata dedicata al tema della pace e all'impegno a cui ciascuno è chiamato per ricercarla la celebrazione del 4 novembre svoltasi domenica mattina per le vie del centro. Un corteo civico con la presenza dei ragazzi delle scuole, l'Associazione combattenti e reduci, gli Alpini, tutte le associazioni di volontariato di Ceriano e aperto dalla musica della Filarmonica San Clemente di Baruccana di Seveso ha attraversato le vie del centro per raggiungere il cimitero dove si è celebrata una S.Messa in suffragio dei defunti di tutte le guerre. La cerimonia è stata preceduta dall'appuntamento in piazza Diaz con l'alzabandiera, la posa di corone di alloro e i discorsi commemorativi. In particolare il sindaco, Antonella Ferrario, ha voluto evidenziare come la ricerca di pace sia un desiderio insito in ogni donna ed ogni uomo.
“La pace -ha detto il sindaco- è figlia e madre di giustizia, libertà e amore universale, capace di superare ogni barriera e bandiera, di sanare ogni contrasto e divisione. Il patto di pace non è semplice, necessita di spirito di dialogo e solidarietà, richiede coraggio, pazienza, determinazione e si costruisce su una vera educazione alla pace. Senza un genuino rispetto della vita, della dignità e dei diritti fondamentali di ogni individuo, non ci sarà pace. Lo abbiamo visto recentemente in un paese lontano, che raramente sale agli onori della cronaca: la Birmania. Vengono soffocate le richieste più semplici, più essenziali portate avanti con la non violenza.
Spaventa i forti la grandezza d'animo e la forza morale dei deboli”.
Nelle parole rivolte dal primo cittadino ai tanti presenti in piazza per l'importante commemorazione c'era anche l'esortazione a riconoscere e difendere i valori comuni, che stanno alla base del vivere nella pace.
“Il genere umano -proseguiva il discorso del sindaco- è una grande famiglia con valori di base che nascono dalla nostra comune esperienza e dal pianeta comune che abitiamo. Tuttavia, come individui e gruppi, abbiamo perso il senso dei valori armonizzanti. Siamo diventati isolati, spesso indifferenti a quanto accade agli altri. Siamo interdipendenti con gli altri esseri e anche con altre forme di vita. Questa interdipendenza è espressa nei valori comuni quali l'aiuto, il rispetto per la vita, la compassione. Tali valori comuni ci impegnano a metterli prima di tutto in atto in noi stessi, quindi a viverli all'interno delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali e a presentarli alle generazioni più giovani”.
L'Ufficio stampa