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Il 25 aprile a Ceriano nel ricordo di Bruno Tuscano

17/04/2007 - Celebrazione del 25 aprile, anniversario della Liberazione

Foto del giovane Bruno Tuscano

La celebrazione del 25 aprile, 62esimo anniversario della Liberazione, sarà caratterizzata dal ricordo di Bruno Tuscano, partigiano, medaglia d'oro al merito civile alla memoria, morto nel 1945 e da qualche anno sepolto nel cimitero di Ceriano Laghetto. Nato a Palizzi Marina (Reggio Calabria) il 20 marzo 1920, Tuscano, già allievo ufficiale dell'Aeronautica, fu fucilato il 24 gennaio 1945 a San Maurizio Canavese (Torino). Sorpreso dall’armistizio in provincia di Piacenza, dopo essere stato arrestato dai tedeschi riuscì a fuggire e, tornato in Piemonte, si impiegò prima in un ufficio statale di Sale Langhe e poi alla Prefettura di Cuneo. Qui ebbe modo di conoscere un amico di Duccio Galimberti che lo mise in contatto con gli Azionisti e lo convinse ad entrare nella Resistenza. Nel giugno del 1944 Tuscano passò in Valle di Lanzo e, aggregato alla II Divisione Garibaldi, ne divenne ufficiale istruttore e poi capo di stato maggiore della 19ma Brigata, con la quale partecipò ad un’intensa attività di guerriglia. I pesanti rastrellamenti del settembre del 1944 costrinsero il giovane a riparare in Francia.
Tornato in Val di Lanzo, Bruno Tuscano assunse il comando della colonna alpina GL “Renzo Giua” e si diede ad organizzare i collegamenti tra i partigiani della Valle e le missioni alleate in Francia, ottenendone preziosi rifornimenti in armi e munizioni. Il 23 gennaio del 1945 incappò, con i suoi uomini, in una trappola organizzata presso Chialamberto dai paracadutisti del battaglione “Nembo” della RSI. Portato alla Casa Littoria di San Maurizio Canavese, Bruno Tuscano, durante l’interrogatorio riuscì a scagionare gli uomini della sua colonna. Condannato a morte fu fucilato.
In occasione del 60° della Liberazione, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel Cortile d’onore del Quirinale, ha consegnato a Francesco Tuscano, fratello di Bruno, il riconoscimento alla memoria con questa motivazione: “Giovane di elevate qualità umane e morali, durante la guerra di liberazione, aderiva con appassionato impegno alla colonna di Giustizia e Libertà - Renzo Giua. Al comando di questa formazione, dopo quattro giorni di assedio, nei pressi di S. Maurizio Canavese (Torino), con generosità d'animo e fierissimo contegno, consegnandosi mortalmente al fuoco nemico, ottenne di salvare i suoi uomini, dando viva e coerente testimonianza di abnegazione e di elette virtù civiche. Pleclaro esempio di amor patrio e di spirito di sacrificio”.

Mercoledì 25 aprile il fratello di Bruno Tuscano, parteciperà con alcuni famigliari alle celebrazioni di Ceriano Laghetto che si apriranno alle 10 con l'inaugurazione, in sala consiliare, della mostra “La lunga ombra del sole di Hiroshima”. Si tratta di una rassegna fotografica e di documenti filmati che sta facendo il giro del mondo ed è stata realizzata dall’International Peace Bureau italiano in collaborazione con Lailac, associazione di cultura giapponese, con il contributo di Rainews24 e Raieducational.
Alle 10,15 in piazza Diaz, davanti al Monumento ai Caduti, ci sarà la cerimonia dell'alzabandiera e della deposizione di corone di allora a cui faranno seguito gli interventi degli alunni delle scuole, un ricordo della figura di Bruno Tuscano preparato dai ragazzi del 1989 a cui verranno consegnate la Costituzione e la bandiera italiana, l'intervento della presidente italiana dell'associazione “Mayors for peace”, Fulgida Barattoni e quello del sindaco Antonella Ferrario. Ci sarà quindi un corteo per le vie del centro che si concluderà al cimitero con la celebrazione della S.Messa e una deposizione di fiori davanti alla lapide di Tuscano.

L'Ufficio stampa



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