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Un mese di “bonifica” del sottobosco col metal detector
20/05/2020 - Dopo machete e proiettili, spunta anche una pistola
Sono trascorsi esattamente trenta giorni da quando è iniziata l’attività di controllo e pulizia del bosco con l’utilizzo di metal detector. I repentini interventi della Polizia Locale, coadiuvati dai volontari del Gruppo Supporto Territoriale cerianese "Gst", hanno finora setacciato ben 604.633 mq di bosco all’interno del Parco delle Groane, nella zona del Villaggio Brollo, quella in passato più frequentata dagli spacciatori che oggi, grazie alle ripetute operazioni effettuate dalle Forze dell’ordine, sono stati cancellati, a suon di arresti e denunce.
Ma i malviventi hanno lasciato sul terreno una quantità enorme di attrezzatura utilizzata per le loro attività, tra cui diverse armi bianche, un significativo quantitativo di cocaina, proiettili, bilancini di precisione.
Tra gli ultimi ritrovamenti, portati alla luce grazie al metal detector, anche una pistola a salve, minuziosamente avvolta nel nylon e occultata nel sottosuolo.
"L'arma versava in pessime condizioni tanto che, solo dopo un'attenta osservazione e con non poche difficoltà, gli Agenti hanno appurato che si trattava di un'arma a salve, probabilmente pronta ad un utilizzo intimidatorio nei confronti delle forze di polizia o altri criminali vista la verosimile uguaglianza all'autentica ed alle caratteristiche di funzionamento" è quanto dichiarato dal Responsabile della Polizia Locale Michele Speciale.
Ma durante le ricerche condotte volontari del Gst, sotto il coordinamento della Polizia Locale, per poter procedere all’eventuale sequestro di armi e oggetti pericolosi, sono stati rinvenuti anche ben dodici telefoni cellulari, gran parte dei quali con Sim inserita, che potranno rivelarsi importanti per eventuali indagini da parte delle Forze dell’ordine e vanno ad aggiungersi al pc e al gps già rinvenuti in precedenza. Da sottolineare anche il ritrovamento di quattro coltelli da macelleria, in aggiunta ai cinque machete e alla spada rinvenute nelle scorse settimane, e un plico di documenti personali, tutto materiale occultato sotto terra e portato alla luce grazie alle segnalazioni dei metal detector utilizzato dai volontari.
“Ancora una volta devo ringraziare i nostri volontari del Gst e la nostra Polizia Locale per l’incredibile lavoro svolto” -commenta l'Assessore alla Sicurezza, Dante Cattaneo. “E’ stato un mese di impegno incessante per riuscire a fare tabula rasa di tutto ciò che è legato all’attività dei delinquenti che hanno invaso i nostri boschi, con la speranza di togliere loro quanto più possibile e rendergli la vita sempre più complicata, così che comprendano che il Parco deve tornare nelle mani dei cittadini e che noi non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Qui per loro non è più terra fertile”.
L’Ufficio stampa