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Come gestire gli animali d’affezione durante la quarantena
27/04/2020 - Una piccola guida per i padroni di animali domestici
Dobbiamo fare tutti ancora un piccolo sforzo e restare a casa per contenere il contagio da Covid -19; fino a nuove disposizioni, le uscite sono limitate e consentite solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
Fra le misure per il contenimento e contrasto del virus, troviamo anche alcune regole per la gestione degli animali d’affezione.
Ricordando innanzitutto che gli animali domestici non trasmettono il coronavirus e che durante gli spostamenti dalla propria abitazione è necessario portare sempre con sé il modulo di autocertificazione debitamente compilato, di seguito si elencano le principali disposizioni relative alla cura dei nostri piccoli amici.
1. E’ possibile spostarsi con l’animale d’affezione affinché possa espletare i bisogni fisiologici entro 200 metri dalla propria residenza o dimora (in ottemperanza a quanto previsto dal nuovo regolamento di P.U. di Ceriano Laghetto, portare sempre con sé una bottiglietta di acqua per pulire l’urina dai muri e dalla sede stradale o i marciapiedi).
2. Per comprovate particolari esigenze, è possibile spostarsi per acquistare cibo e medicine per il proprio animale, resta tuttavia da preferire la consegna a domicilio.
3. Si può portare il proprio animale dal medico veterinario esclusivamente in caso di terapie necessarie e/o urgenze.
4. In caso di ricovero di un cittadino per Covid-19, l’animale d’affezione presente in casa, in mancanza di alternative, e su richiesta del Comune di residenza, verrà prelevato e curato in gattili/canili di ATS. Nel caso in cui il ricovero si prolungasse, dopo il 15° giorno, il cane sarà trasferito presso il canile rifugio del Comune o la struttura con cui è il Comune è convenzionato.
5. Si può spostarsi per accudire colonie di animali randagi come previsto dal Decreto del Ministero della Salute 12 marzo 2020 e in tutti i successivi DPCM e ordinanze. Come indicato alla lettera B del sopracitato Decreto "...sono consentite le attività di accudimento e gestione degli animali presenti nelle strutture zootecniche autorizzate/registrate dal servizio veterinario ivi compresi canili, gattili e l’accudimento e cura delle colonie feline e dei gatti in stato di libertà garantite dalla legge n. 281/91”. Dotandosi quindi di un’autocertificazione ed ulteriore documentazione che provi l’esistenza della colonia, è permesso spostarsi dalla propria abitazione per recarsi ad accudire le colonie feline.
Queste sono le regole base per consentire ai nostri piccoli amici di vivere al meglio l’emergenza attuale, ad ognuno di noi resta l’onere di usare il buon senso, limitare al minimo indispensabile le uscite, mantenere la distanza di almeno un metro fra le persone e usare tutti dispositivi e le cautele previste per arginare il virus affinchè si possa tornare al più presto alla normalità insieme ai nostri amici a quattro zampe.