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Gli animali domestici non diffondono il coronavirus
20/03/2020 - Gli animali domestici non diffondono il coronavirus
Durante l’ emergenza sanitaria causata dal Covid-19, una particolare attenzione va agli animali domestici e alla loro gestione. Bisogna chiarire un concetto scientifico fondamentale: gli animali domestici non trasmettono il coronavirus.
Abbandonarli in questo momento, è un gesto ancora più ignobile del solito, oltre ad essere inutile e doppiamente dannoso per la comunità, già messa duramente alla prova. Secondo l’Aidaa, l’Associazione Italiana di Difesa degli Animali e dell’Ambiente, dall’inizio della pandemia, sono stati abbandonati circa 2000 cani. Questo mette seriamente in crisi canili e gattili, già costretti ad affrontare il duplice problema dell’aumento di animali da accudire e la diminuzione di personale addetto.
“Ci sono regole chiare che consentono di mantenere correttamente il proprio animale anche in questo periodo particolarmente difficile per tutti” -spiega l’assessore Antonella Imperato, con delega alla protezione animali.
Il cane si può portare fuori per le sue esigenze fisiologiche, nei pressi della propria abitazione e per il tempo strettamente necessario.
E’ consentito accudire colonie feline e gatti liberi (Legge 281/91) ed è consentito continuare l’attività di volontariato in canili e gattili, anche se fuori dal Comune di residenza, purché muniti di autocertificazione che motivi lo spostamento. I negozi di animali restano aperti, rientrano nell’elenco di negozi di prima necessità; anche in questo caso, è necessaria l’autocertificazione che motivi lo spostamento. L’assistenza veterinaria non è sospesa, ma limitata alle urgenze e situazioni di improcrastinabilità, pertanto i vaccini, le visite di controllo, le toelettature e tutte le attività veterinarie di routine sono rimandate.
A Ceriano Laghetto c’è inoltre una novità importante per i possessori di cani per garantire la pulizia e la salute pubblica. In base al regolamento di Polizia Urbana approvato durante il Consiglio comunale del 16 marzo 2020, è obbligatorio per chiunque conduca il cane in ambito urbano, oltre a raccoglierne le feci ed avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse, anche essere munito di un contenitore con acqua, al fine di pulire lo spazio lordato con le urine, eliminare le tracce visibili e impedire lo sviluppo di odori sgradevoli. Per chi trasgredisce è prevista una sanzione da 80 a 240 euro.
“Basta veramente poco per migliorare la convivenza con i nostri fedeli amici animali, anche in un momento particolare come questo che stiamo vivendo” -conclude l’assessore Imperato.