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Alla scoperta dei lombrichi, gli spazzini del pianeta
24/11/2017 - Lezioni ai bambini sulle proprietà di questi insetti
Il grande lavoro sotterraneo del lombrico, è stato al centro della lezione-laboratorio in Sala consiliare preparata per gli alunni delle quinte elementari. Il cerianese Alberto La Mura ha una grande passione per i lombrichi, insieme a quella per le api, ereditata da uno zio biologo e, su invito dell’Amministrazione comunale e della Biblioteca, ha deciso di metterla a disposizione dei bambini, per avvicinarli alle meraviglie della natura. Le attività di trasformazione chimica operata dal lombrico sui residui organici, fino a produrre quello che tecnicamente viene definito “ammendante” o, in particolare, “humus” è uno dei meccanismi più affascinanti e al contempo utili anche per la nostra vita quotidiana. “Si possono trasformare i rifiuti in un eccezionale fertilizzante per piante e giardini, riducendo volumi ed odori e facendo del bene al nostro ambiente” -ha spiegato La Mura davanti ai bambini attenti e incuriositi durante le lezioni. Sul tavolo diversi elementi organici di tipo vegetale, dalle foglie secche al legno alle pannocchie, per osservare il processo di trasformazione attraverso la digestione di questi veri e propri “spazzini del mondo”, come ebbe modo di definirli Aristotele. Ad introdurre e animare la lezione in Sala consiliare anche la bibliotecaria Renata Sironi, che è riuscita a coinvolgere i bambini in questo affascinante viaggio in uno dei processi più interessanti di trasformazione naturale dell’ambiente. “Mantenere dei lombrichi in giardino o anche in cantina, in una apposita lettiera è abbastanza semplice -ha spiegato La Mura- e consente di smaltire rifiuti organici ottenendo dell’ottimo prodotto per i nostri giardini e per i nostri fiori, garantendo un processo di nutrizione naturale dell’ambiente che ci circonda, migliorandone la qualità”. “Sono molto soddisfatta dell’interesse dimostrato dai bambini durante questi incontri. A loro il compito di trasferire queste conoscenze anche in famiglia per avviare nuove esperienze di compostaggio domestico” conclude l’Assessore alla Cultura Romana Campi.
L’Ufficio stampa