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Il Sindaco scrive a ministro e prefetto dopo l’omicidio nel Parco
05/04/2017 - Per l’istituzione di un tavolo per l’ordine e la sicurezza direttamente a Ceriano Laghetto
Il sindaco Dante Cattaneo ha scritto una nuova lettera indirizzata al ministro dell’Interno e al prefetto di Monza e della Brianza per denunciare, per l’ennesima volta, la situazione di vera e propria emergenza venutasi a creare nelle aree del Parco delle Groane, in alcune zone sotto il pressoché totale controllo di spacciatori e tossicodipendenti. Il sindaco annuncia che ai volontari che già da tempo presidiano in momenti alterni, la stazione “Ceriano Groane”, per garantire la sicurezza degli studenti pendolari, in mancanza di risposte efficaci da parte delle istituzioni, sono giunte da più parti richieste e proposte di cittadini per effettuare “ronde” all’interno dei boschi. L’antefatto, ormai noto, è quello dell’omicidio e del tentato omicidio, verificatisi nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 marzo, nei boschi del Parco Groane non lontani dalla stazione ferroviaria di via Milano, in frazione Villaggio Brollo. Un fatto drammatico che giunge al termine di una escalation di violenza registrata nelle ultime settimane. Come ricordato dal sindaco a ministro e prefetto, “solo dall’inizio del 2017 e solo sul territorio di Ceriano Laghetto, infatti, si sono registrate due aggressioni particolarmente cruente a cui si aggiunge quella registrata nella confinante Solaro, con uno spacciatore colpito da colpi di carabina, prima dell’episodio, ancora tutto da chiarire, dello scorso fine settimana”. A pochi giorni dal delitto, la questione è stata affrontata anche dal Consiglio comunale, che ha approvato all’unanimità una mozione che dà mandato al Sindaco per chiedere al prefetto l’istituzione di un tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica direttamente a Ceriano Laghetto. “Pare evidente -scrive infatti il sindaco- che, dagli uffici della Prefettura e tanto meno da quelli del Governo, non si abbia una percezione reale della situazione nell’area, più volte descritta nelle mie numerose precedenti. Una lacuna a cui si potrebbe facilmente riparare con una visita personale sul posto, per la quale mi rendo fin da ora disponibile a fare da guida, come accaduto in occasione delle recenti visite degli ufficiali di due differenti reparti dell’Esercito Italiano”. Insomma, la misura ormai è colma e a Ceriano Laghetto cresce il risentimento di fronte a spacciatori e tossicodipendenti che si sono di fatto impossessati di una grande fetta di bosco che fino a qualche anno fa era frequentata soprattutto da sportivi, mamme, bambini, famiglie e pensionati. “E’ attesa -aggiunge il sindaco Cattaneo- una risposta concreta ed efficace da parte dello Stato, che vada ben oltre i pur numerosi e lodevoli interventi effettuati dai Carabinieri, che si risolvono nella maggior parte dei casi con l’emissione di fogli di via puntualmente ignorati dai destinatari o, in qualche caso, con arresti nei confronti perlopiù di stranieri, immigrati e senza fissa dimora, che vengono vanificati con la scarcerazione nel giro di pochi giorni o poche ore”.
L’ufficio stampa