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Il giorno del ricordo: l'atrocità delle Foibe
10/02/2013 - Memoria dei massacri in Friuli Venezia Giulia, Istria e Dalmazia
Il Comune di Ceriano Laghetto si unisce alla celebrazione del “Giorno del Ricordo”, istituito con legge nazionale nel 2004, per ricordare, ogni 10 febbraio, la “tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.Le foibe sono delle caverne verticali o “inghiottitoi carsici” tipici delle montagne della regione geografica della Venezia Giulia e dell'Istria, che durante la seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, vennero utilizzati da truppe partigiane jugoslave comuniste guidate dal maresciallo Tito per gettare, dopo fucilazione ma in certi casi ancora vivi, centinaia di uomini e donne di origine italiana. In Dalmazia, non essendoci foibe, vennero annegati in mare con le mani legate ed un sasso al collo, uomini, donne e bambini.
Un vero e proprio eccidio, basato sull'aberrante principio della “pulizia etnica”, che si aggiunge alle atrocità del periodo più buio della storia europea del XX secolo. “Una tragedia che è nostro dovere ricordare per rispetto verso le migliaia di veneti, friulani e istriani che subirono violenze, saccheggi, deportazioni ed esodo forzato in seguito agli eventi della fine del conflitto bellico” -commenta il sindaco Dante Cattaneo. Una celebrazione solenne della Giornata del Ricordo si è tenuta domenica scorsa, 3 febbraio, nella sede del Parco delle Groane. Resta per tutti l'invito alla riflessione su questo tema nella giornata di domenica 10 febbraio, ricorrenza fissata dalla legge e legata al giorno in cui, nel 1947, con la firma del Trattato di Parigi, l'Italia, uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale, cedette alla Jugoslavia tutta l'Istria e parte della Venezia Giulia, con gli interi territori compresi nelle province di Pola, Fiume e Zara, comprese Làgosta e Pelagosa”.
L'Ufficio stampa