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Il nuovo cavalcavia sarà il “Ponte della Giubiana”
19/09/2012 - Ricorderà una curiosa tradizione della Ceriano d'un tempo
Ormai in procinto di essere aperto al traffico, il nuovo ponte che scavalca la linea ferroviaria Saronno-Seregno, collegando la via Verdi con la via Stabilimenti, ha preso il nome di “Ponte della Giubiana”. Glielo ha assegnato la Giunta comunale, con un'apposita delibera, che richiama una curiosa tradizione in voga a Ceriano nei tempi passati. Intanto il riferimento è alla Festa della “Giubiàna” (o “Gioebia”), una festa popolare in voga soprattutto in Lombardia e Piemonte, in particolare in Brianza, nell'Alto Milanese, nel Comasco e nel Varesotto, che ricorre l'ultimo giovedì di gennaio quando alla sera vengono accesi grandi falò: tra le fiamme è d'uso bruciare un fantoccio che rappresenta appunto la Giubiàna, ovvero una strega, una creatura malvagia. Si tratta di un gesto simbolico con il quale si intende scacciare ogni avversità, ogni azione del maligno, in particolare, nella società rurale, per propiziare le forze della natura al fine di concedere un buon raccolto per la successiva estate.A Ceriano però, alle tradizioni comuni legate a questa ricorrenza, compresi i piatti tipici come il risotto con la “luganega” (salsiccia) o il salamino cotto con le lenticchie o con le verze in umido, se ne aggiungeva una del tutto particolare. Il giovedì della Giubiana era infatti quello dedicato agli scontri a distanza tra i ragazzi di Ceriano e quelli di Solaro, in nome di una rivalità tanto accesa quanto di origine misteriosa. Teatro degli scontri era proprio la zona di campagna tra i due cimiteri e più tardi, tra i campi che dividevano il piccolo avvallamento naturale tra i due comuni, a poche decine di metri da dove sorge ora il nuovo cavalcavia.
Qui, proprio nel giorno della “Giubiana”, molto spesso caratterizzato dalla presenza tra i campi di un bianco e soffice manto, si svolgevano vere e proprie “battaglie” con pallottole di neve o, in mancanza di quest'ultima, perfino con sassi e pietre raccolti sulla strada ancora non asfaltata. Sfide particolarmente accese che talvolta si concludevano anche con qualche ferito.
Col passare degli anni il buon senso ha avuto la meglio e per fortuna queste “battaglie” sono andate scomparendo. “Oggi -sottolinea l'assessore alla Cultura, Arnaldo “Ciato” Piuri, protagonista diretto di alcuni di quegli scontri- oltre ad offrirci un'importante occasione per ricordare e valorizzare una ricorrenza tanto radicata nelle nostre tradizioni come la festa della Giubiana, assume un ulteriore valore simbolico attribuire questo nome proprio ad un ponte, cioè all'elemento che per definizione unisce due parti”.
L'Ufficio stampa