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Ceriano cambierà distretto sanitario: meglio Seregno
06/09/2012 - Gruppo più omogeneo, con progetti più vicini alla realtà cerianese
Con il voto alla delibera di indirizzo, il Consiglio comunale ha dato il via libera all'uscita del Comune di Ceriano Laghetto dal distretto socio-sanitario di Desio, per entrare a far parte di quello di Seregno. Una scelta che trova spiegazioni in una serie di considerazioni sulla situazione attuale in termini di servizi offerti dal Piano di Zona.All'origine c'è probabilmente una errata distribuzione dei Comuni all'interno dei distretti, che ha fatto sì che fino ad oggi Ceriano fosse il “comune Cenerentola” in un gruppo in cui fanno parte città come Desio, Cesano Maderno, Limbiate (tutte oltre i 30mila abitanti) ma anche Muggiò, Nova Milanese, Bovisio Masciago e Varedo, che con i suoi 12.899 abitanti, essendo il secondo più piccolo è comunque il doppio di Ceriano. Città che, per dimensioni e anche per collocazione geografica, vivono situazioni sociali sensibilmente diverse da quelle dei comuni più simili e più vicini a Ceriano, come Misinto, Cogliate, Barlassina, Lazzate, che fanno già parte del Distretto di Seregno al quale punta ad aggregarsi, appunto, anche Ceriano Laghetto, diventando il quinto comune, dei dieci che compongono complessivamente il Distretto, sotto i 10.000 abitanti.
A ciò si aggiungano altre considerazioni come il fatto che con i comuni confinanti sono in essere rapporti di collaborazione sul fronti che coinvolgono i Servizi sociali, come per il Centro diurno disabili di Cogliate, il servizio Tutela minori, l'Istituto comprensivo.
Non da ultimo va evidenziata anche la potenzialità rappresentata dall'ormai imminente riapertura della linea ferroviaria Saronno-Seregno, che consentirà un collegamento più agevole con la sede del nuovo distretto. Per tutti questi motivi, si è dunque deciso di lasciare il Distretto di Desio per entrare in quello di Seregno.
“E' una scelta di tipo pratico, per dare maggiore comodità ai cittadini, che per esempio potranno usufruire dello sportello Asl di Cascina Nuova/Misinto e per avere attorno ai tavoli di lavoro interlocutori più vicini alla nostra realtà” -commenta l'assessore ai Servizi sociali, Luigi Chiovini.
“Sono convinto -aggiunge il sindaco Dante Cattaneo- che i cerianesi avranno dei benefici da questa scelta”. “Andiamo verso un Piano di Zona più vicino alle nostre caratteristiche. Al posto di utilizzare i soldi dei cerianesi per finanziare sportelli, come quelli per l'immigrazione o la mediazione culturale, che per la nostra realtà cerianese non sono certo prioritari, meglio utilizzare le risorse per chi sul nostro territorio ne ha davvero bisogno”.
L'Ufficio stampa