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Un Piano del territorio più adeguato per Ceriano
03/07/2012 - Via libera al nuovo documento, crescita contenuta, nuovi modelli urbanistici
Con l'approvazione definitiva della Variante generale del Piano di governo del territorio e della Variante parziale del piano delle regole, il Consiglio comunale ha reso esecutive le nuove norme per l'urbanistica cerianese, delineando gli scenari di una crescita armoniosa sul territorio. Sono numerose le novità e le modifiche introdotte rispetto all'impostazione precedente. Intanto occorre ribadire che, come ampiamente dimostrato, calcoli alla mano, dall'assessore Bruno Bellini, “la Variante riduce la capacità di costruzione complessiva, ridistribuendola in maniera più equa su tutti i terreni del piano, modificando le concentrazioni volumetriche previste, evitando così i quartieri tipici dell’hinterland milanese prospettati per alcune zone dal vecchio PGT, in modo da poter edificare con una tipologia tipica della zona (ad esempio villette e piccole palazzine)”. Non solo: vengono introdotti i criteri di bio‐architettura e bio‐urbanistica. Tra le novità contenute nella Variante, già illustrate al momento di presentarne i contenuti, spicca certamente il concetto di “perequazione qualitativa”, che si concretizza nella possibilità di far realizzare le opere pubbliche necessarie, a carico del privato. Inoltre, vengono introdotte le idee di “quartiere giardino” con zone a bassa densità ed alta valenza ambientale e di “borgo commerciale” cercando di ripristinare i tipici equilibri dei nostri paesi, prevedendo ad esempio, tramite l’acquisto della volumetria dal Comune, la realizzazione di una piazza con negozi abbinati alla residenza dove era previsto il tipico capannone da discount alimentare. Ma c'è un altro aspetto sul quale l'assessore Bellini vuole porre l'accento: “Questo nuovo piano riduce notevolmente l’invadenza dell’Amministrazione Comunale, che con il vecchio PGT, secondo alcune interpretazioni, poteva scegliere a suo piacimento quanto, quando e dove costruire, con la conseguenza di avere scenari assurdi dove “alcuni” potevano costruire il massimo ed “altri” dovevano accontentarsi del minimo, con la possibilità di perpetrare vere ingiustizie. E’ vero che il Comune deve essere parte attiva ed importante del processo edilizio e deve coordinare lo sviluppo di un paese, ma con il vecchio PGT , il “potere” del Comune era davvero esagerato”. La Variante del documento di piano è stata anche occasione per sbloccare una situazione di norme contrastanti che in alcuni casi si sono rivelate un ostacolo per l'attivazione di interventi, perché “in parte inattuabili nel pratico ed a volte interpretabili a discrezione”, come ha ribadito lo stesso assessore Bellini. ”Crediamo che questo piano sia una soluzione di giusto equilibrio tra le legittime esigenze dei cittadini proprietari di aree e la necessità di garantire al nostro territorio uno sviluppo equilibrato e sostenibile, in grado di garantire un buon livello di servizi a beneficio di tutti” - ha aggiunto il sindaco Dante Cattaneo.L'Ufficio stampa