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Giorno della Memoria, occasione per riflettere
27/01/2011 - Due gli appuntamenti organizzati sul territorio
L'Amministrazione comunale invita tutti i cittadini cerianesi a ricordare oggi, 27 gennaio, il Giorno della Memoria e a farne l'occasione per una riflessione sulla tragedia dell'Olocausto, lo sterminio del popolo ebraico e l'orrore delle persecuzioni naziste che avvelenarono l'Europa nella prima metà del secolo scorso. Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano, dando seguito ad una proposta internazionale. La data del 27 gennaio è stata scelta come simbolo in ricordo del 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche in avanzata verso Berlino per la definitiva sconfitta del regime nazista, scoprirono il campo di concentramento di Auschwitz (Oswiecim) e liberarono i detenuti superstiti, raccogliendo le prime testimonianze dell'orrore. “E' importante tramandare alle giovani generazioni il ricordo di quello che è stato certamente uno dei periodi più bui vissuti nella nostra Europa, come monito incancellabile” -commenta il sindaco Dante Cattaneo.
Per la celebrazione della Giornata della Memoria, ci sono in particolare due appuntamenti da segnalare: stasera, giovedì 27, la Consulta della Frazione Brollo invita a partecipare alla Fiaccolata della Memoria, con ritrovo alle ore 20.15 presso la chiesetta Madonna dei Lavoratori in frazione Brollo (Solaro), sul lato Sud della provinciale Saronno-Monza. Da qui la partenza per via Isonzo, Via Verdi, l'incontro con i partecipanti della Scuola Media Gramsci al Villaggio del Sole e il proseguimento insieme verso la Parrocchia Madonna del Carmine.
Domenica mattina 30 gennaio, invece, nella sede del Parco delle Groane, ex Polveriera, la celebrazione dell'evento avrà inizio alle ore 10 con una rappresentazione curata dall'Istituto comprensivo di Barlassina e dalla scuola media di Arese. Vi sarà poi la messa a dimora di tre alberi nel “Bosco dei Giusti”, dedicati Moshe Bejiski, Giorgio Perlasca e Guelfo Zamboni con gli interventi di diversi relatori.
L'Ufficio stampa