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Centrale termoelettrica: il Comune si difende in Tribunale
26/01/2011 - Per il 24 febbraio fissata l'udienza al TAR
La resistenza decisa dell'attuale Giunta comunale al progetto per la realizzazione di una grossa centrale elettrica a gas nell'area industriale Bracco proseguirà al Tribunale Amministrativo di Milano.
Per il 24 febbraio prossimo è prevista l'udienza davanti al TAR in seguito al ricorso proposto da Bracco Imaging Spa e altri associati, nei confronti del diniego espresso dall'Ufficio tecnico comunale nel luglio del 2009 di fronte alla richiesta di un semplice “permesso di costruire” per la realizzazione di un'opera di così grande impatto ambientale.
La decisione delle aziende private coinvolte nel progetto, di portare in giudizio il Comune, non ha spaventato l'attuale Amministrazione comunale che intende utilizzare ogni strumento legale per evitare che un progetto del genere possa essere portato a termine senza adeguate forme di tutela, compensazione e risarcimento ambientale a concreto vantaggio dei cittadini di Ceriano Laghetto.
Il punto di partenza però è notevolmente compromesso dalle relazioni intercorse tra le stesse aziende private e la precedente Amministrazione comunale, la quale aveva di fatto spianato la strada alla realizzazione dell'impianto, pur in assenza di un'adeguata convenzione che regolamentasse in maniera precisa e puntuale le forme di risarcimento e incentivazione per il Comune di Ceriano e per i suoi abitanti. (Vedasi lettera dell'ex sindaco a Diana Bracco del 24.11.2008)
Proprio sulla mancanza di una convenzione urbanistica e sulla necessità di predisporre un piano attuativo per la richiesta di realizzazione di un'opera di tale portata, si è basato il diniego formulato a luglio del 2009 dall'Ufficio tecnico comunale contro il quale le aziende, anziché avviare un confronto con la nuova Amministrazione comunale, hanno preferito percorrere la strada giudiziaria.
Il Comune di Ceriano si difenderà in Tribunale come è suo preciso dovere fare: l'Amministrazione comunale ribadirà in ogni sede la necessità di un differente e più bilanciato approccio al progetto che non veda più la parte pubblica in posizione subordinata rispetto a quella privata, come è stato fino ad oggi. Siamo convinti delle nostre ragioni, un progetto di così grande importanza non può essere presentato tramite un permesso di costruire, ma necessita di una pianificazione attuativa.
"Il ricorso presentato è una forzatura ed è per questo che siamo fiduciosi in un esito favorevole per il Comune. Abbiamo i piedi per terra, ci muoviamo con attenzione con un solo scopo: difendere gli interessi dei cittadini di Ceriano evitando di svendere il nostro territorio” -commenta il sindaco Dante Cattaneo. “La centrale -continua- non è una questione che può essere presa sotto gamba, come ci pare sia accaduto in passato: occorre ridiscutere dimensioni, potenza, impatto ambientale e adeguata contropartita in termini di vantaggi reali per i cerianesi, dai quali mi aspetto una rinnovata attenzione verso questo tema delicatissimo, che riguarda il futuro del nostro paese”.
L'Ufficio stampa