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Le opere di Gino Sandri esposte in sala giunta
09/12/2010 - Valorizzati i quadri dell'artista cerianese d'adozione
Sono state esposte in sala giunta al primo piano del Palazzo Municipale le 19 opere di Gino Sandri, di proprietà del Comune di Ceriano Laghetto che erano rimaste inspiegabilmente per anni depositate in magazzino. Per decisione del Sindaco tutti possono ora ammirare i 19 lavori firmati da Gino Sandri, artista del XX secolo che con Ceriano Laghetto ebbe un legame particolare, avendo vissuto qui per diversi anni, prima dei ricoveri temporanei all’Istituto psichiatrico di Mombello dove fu internato definitivamente nel 1953 e morì nel 1959 all’età di 67 anni. Illustratore di prestigiose riviste e di libri, Sandri, originario della provincia di Genova, frequentò l’Accademia di Brera e partecipò, all’inizio degli anni Venti a diverse mostre ed esposizioni, ricevendo molti riconoscimenti.
Della collezione comunale, acquisita nel 2006 da privati, fanno parte ritratti, paesaggi, nudi e disegni tecnici, realizzati con diverse tecniche, dall'acquerello alla matita, dal carboncino alla china nera, opere del periodo della scuola di Brera e dell’internamento a Mombello. Tutte le opere esposte, sui quattro lati della sala giunta, sono state catalogate e illustrate con una breve didascalia dall'architetto Paolo Conti, presidente dell'Associazione Gino Sandri, costituita nel 2007
e di cui il Comune di Ceriano Laghetto è socio fondatore. Tra gli obiettivi dell'associazione c'è quello di proseguire l'opera di riscoperta della straordinaria produzione artistica di Gino Sandri e sviluppare le sue riflessioni e i suoi scritti, con l'organizzazione di mostre, incontri, conferenze, manifestazioni socio-culturali, collaborando con enti, organizzazioni ed istituzioni, associazioni pubbliche e private. “Con l'esposizione in sala giunta -commenta il sindaco Dante Cattaneo- si offre a tutti i visitatori del Comune la possibilità di ammirare queste opere che hanno per Ceriano Laghetto un valore particolare dato dalla vicenda umana di Sandri che lo ha portato a frequentare questi luoghi”.
L'Ufficio stampa