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Cartelli bilingue all'ingresso del paese
21/07/2010 - La denominazione dialettale per tutelare la cultura locale
Sono comparsi in questi giorni agli ingressi del paese, sulle quattro principali direttrici, i nuovi cartelli stradali che segnano il confine di territorio e indicano Ceriano Laghetto con la sua versione dialettale, “Cerian Laghett”. Si tratta di un'iniziativa che parte da lontano e richiama una proposta formulata in consiglio comunale nel settembre del 2004 a firma Dante Cattaneo, allora consigliere comunale di minoranza ed oggi sindaco. Riprendendo le motivazioni che stavano alla base di quella iniziativa, ai tempi respinta, oggi è una delibera di giunta comunale a disporre l'applicazione dei cartelli bilingue per promuovere la diffusione della cultura e delle tradizioni locali, stimolando anche tra i più giovani l'utilizzo del dialetto quale forma linguistica fortemente legata al territorio. La delibera richiama anche un passaggio dello Statuto del Comune di Ceriano, che all'articolo 2 indica, tra le finalità dell'ente “la tutela, conservazione e promozione delle risorse naturali, paesaggistiche, storiche, architettoniche e delle tradizioni culturali e linguistiche presenti sul proprio territorio”.L'applicazione dei nuovi cartelli è solo uno dei primi passi in questa direzione, ai quali, secondo le intenzioni della giunta comunale, faranno seguito, nei prossimi mesi, anche corsi di lingua milanese e promozione di spettacoli teatrali dialettali. “Con questo intervento e con i prossimi che seguiranno in questa direzione, andiamo a riscoprire e valorizzare la nostra cultura e le nostre tradizioni” -evidenzia l'assessore ai Lavori pubblici, Roberto Crippa. “I cartelli in lingua milanese consentiranno a tutti di rivolgere un pensiero alla storia di questo territorio quando ci si muove in auto, in bici o a piedi. Il dialetto locale è un fondamentale elemento di legame tra le persone e il territorio per questo è da sempre tra i nostri obiettivi l'impegno a salvaguardarlo e a renderne testimonianza alle nuove generazioni”.
L'Ufficio stampa