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Tariffa depurazione: altolà del Comune a Brianzacque
25/11/2009 - Finché non ci sarà il collettore no alla tassa di depurazione
Nei giorni scorsi Brianzacque Spa, società che gestisce la distribuzione dell'acqua potabile e le fognature a Ceriano Laghetto, ha contattato l'Amministrazione comunale per segnalare la richiesta da parte di Ianomi Spa (gestione depuratore Pero) di reintrodurre nella bolletta la tassa per la depurazione, ricevendo in risposta una diffida da parte del Comune. Niente tassa fino a quando il servizio di depurazione non sarà effettivamente svolto in seguito al completamento del collettore consortile. Dopo la sentenza di Corte Costituzionale dell'ottobre 2008, che ha stabilito l'illegittimità dell'applicazione della tassa di depurazione agli utenti che non usufruiscono del servizio, anche grazie alle pressioni di centinaia di cittadini che ne hanno chiesto l'eliminazione e il rimborso, la tassa dalla primavera del 2009 era stata finalmente eliminata dalle bollette dell'acqua poiché Ceriano Laghetto, così come i tre comuni più a nord, Cogliate, Misinto e Lazzate, di fatto, non usufruisce della depurazione in quanto il collettore consortile si interrompe subito dopo il confine con Solaro e gli scarichi finiscono nel torrente Guisa. Ora Brianzacque vorrebbe reintrodurre la tassa dopo la realizzazione di una specie di "by-pass" che, a valle di Ceriano Laghetto, tramite una pompa elettrica, travasa gli scarichi provenienti dai 4 comuni a nord nel circuito fognario di Solaro, collegato al depuratore di Pero tramite collettore consortile. Un escamotage di cui il senatore Cesarino Monti, che ha seguito la vicenda fin dall'inizio sostenendo la battaglia dei cittadini per la corretta applicazione della sentenza di Corte costituzionale e per una reale depurazione degli scarichi fognari che cancelli per sempre lo scempio dello scarico nel Guisa, contesta apertamente l'efficacia. Secondo Monti, il lavoro effettuato in estate, con l'applicazione di una pompa elettrica che per stessa ammissione di Ianomi può funzionare solo in determinate condizioni, non è assolutamente sufficiente a garantire la depurazione delle acque e quindi alla reintroduzione della tassa e per questo ha annunciato l'intenzione di procedere con azioni civili e, nel caso, anche penali, nei confronti delle società coinvolte, a tutela dei residenti. “Una posizione condivisa dall'Amministrazione comunale di Ceriano Laghetto” -commenta il sindaco Dante Cattaneo. “Non siamo disposti a farci prendere in giro da società che hanno il compito di garantire il corretto trattamento degli scarichi fognari e che dimostrano coi fatti di essere invece interessate solo a fare cassa sulle spalle dei cittadini anche senza fornire il servizio dovuto. Faremo tutto il possibile anche per ottenere i rimborsi per la tassa non dovuta negli anni precedenti, secondo le modalità che saranno indicate dalle disposizioni ministeriali”.
L'Ufficio stampa