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Rhodia non cambia idea, ora resta solo la reindustrializzazione
15/12/2008 - Aggiornamento situazione Rhodia
Le ultime speranze di vedere un cambio di atteggiamento da parte di Rhodia sul piano di ristrutturazione che prevede la chiusura dello stabilimento di Ceriano Laghetto e il trasferimento della produzione in Polonia, sono svanite venerdì 12 dicembre, quando i vertici della multinazionale francese hanno comunicato al Comitato aziendale europeo la conferma del proprio progetto nonostante le indicazioni emerse dalla ricerca effettuata da Secafi Alpha. I dubbi manifestati dall'advisor indipendente che confermano tutti quelli indicati a suo tempo dai sindacati e dai lavoratori dell'azienda cerianese, non hanno fatto recedere neanche di un millimetro i vertici di Rhodia, che confermano l'intenzione di chiudere i battenti della fabbrica di via I maggio il 31 marzo 2009 e, di conseguenza, di avviare alla mobilità 212 dei 228 attuali dipendenti.
“Preso atto della decisione irrevocabile di Rhodia -commenta il sindaco Antonella Ferrario- sul fronte istituzionale l'attenzione e l'impegno restano altissimi, anche se l'obiettivo a cui puntare ora è quello della reindustrializzazione dell'area. In particolare dobbiamo lavorare affinchè l'azienda accetti di togliere il veto sulla possibilità di cedere l'area e gli impianti anche ad eventuali imprese concorrenti che manifestassero interesse. Le istituzioni si stanno muovendo per dare ancora un futuro industriale ad un sito che per un secolo ha rappresentato un punto di riferimento per il lavoro non solo per i cerianesi ma anche per tanti lavoratori dei comuni limitrofi”.
L'Ufficio stampa