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Rhodia poco disponibile a rivedere il piano, istituzioni puntano su reindustrializzazione del sito
20/10/2008 - Maratona di incontri sul caso Rhodia
In una “maratona” di incontri concentrati nella giornata di venerdì scorso, i vertici internazionali di Rhodia hanno illustrato le posizioni del Gruppo sul caso del sito produttivo di Ceriano Laghetto affrontando nell'ordine le istituzioni (sindaci, parlamentari, rappresentanti della Provincia e di enti sovracomunali), le Rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento cerianese e i sindacati comprensoriali. Il Municipio di Ceriano Laghetto ha ospitato in mattinata il primo incontro: presenti per Rhodia Yolene Coppin, responsabile mondo risorse umane, Francois Hincker, responsabile mondo Business Unit Engineering Plastics, Luigi Bovera, amministratore delegato Rhodia Italia, Jean-Pierre Herschke, direttore sito Ceriano Laghetto. Per la parte istituzionale c'erano il sindaco di Ceriano Antonella Ferrario, Enrico Farinone, deputato alla Camera eletto in Brianza, Emilio Giudici, consulente in materia di lavoro dell’assessore provinciale Gigi Ponti con delega all’attuazione della provincia di Monza e Brianza, Franco Maggi, dirigente dell’assessore provinciale Bruno Casati con delega alle crisi industriali, Edgardo Zilioli, membro del consiglio di amministrazione del Consorzio area alto milanese che si occupa delle tematiche del lavoro, Barbara Riva responsabile lavoro presso il Caam, Renzo Moretti, sindaco di Solaro e Aldo Strada, assessore del Comune di Cesano Maderno. Dal confronto sono emerse due posizioni distinte e, al momento, distanti: l'azienda si è detta determinata a portare avanti il proprio piano di ristrutturazione internazionale che prevede la chiusura del sito di Ceriano Laghetto penalizzato -dice- soprattutto per le sue dimensioni medio-piccole e per gli alti costi di trasporti ed energia. A tal proposito, pur rispettando i tempi legali e quindi l'analisi affidata all'advisor francese Secafi Alpha, che consegnerà i risultati il prossimo 27 novembre, preme per l'avvio delle trattative su mobilità e ammortizzatori sociali.
Sul fronte opposto le istituzioni, contestando in maniera puntuale nel merito alcuni passaggi della relazione accompagnatoria al piano proposto dall'azienda e anche la difformità di alcuni suoi comportamenti in questo frangente, rispetto al protocollo di responsabilità sociale Rhodia Way, hanno chiesto all'azienda di ripensare alcune scelte anche sulla base di quanto emergerà dallo studio indipendente di Secafi Alpha, di valutare l'ipotesi di cedere il sito industriale a eventuali concorrenti e comunque di farsi carico da subito di trovare potenziali acquirenti disposti alla reindustrializzazione del sito. Rhodia ha dato la propria disponibilità nell’incaricare una agenzia, già individuata, che si occupi di attrarre nuove realtà industriali che non devono però essere dei concorrenti. Le istituzioni nel frattempo stanno interessando del problema il Ministero delle attività produttive e l'agenzia Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa) con l'obiettivo da un lato di arginare la crisi industriale e dall’altro di individuare al più presto una soluzione sul fronte reindustrializzazione che al momento è la strategia prioritaria presa in considerazione. “Come dichiarato fin dall'inizio -commenta il sindaco Antonella Ferrario- la nostra disponibilità a collaborare con Rhodia è subordinata all'impegno dell'azienda di lavorare per la reindustrializzazione del sito. Se si punta solo sugli ammortizzatori sociali, ovvero sul far pagare alla comunità una scelta economico-industriale privata sulla quale permangono forti dubbi, le posizioni resteranno distanti e la collaborazione difficile. Oltremodo difficile è comprendere come un sito “scartato” da Rhodia per i suoi svantaggi non possa né debba essere venduto ad un concorrente. Ma il sito di Ceriano vale o non vale? ”.
L'Ufficio stampa