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Caso Rhodia, l'Amministrazione comunale incontra i vertici italiani e chiede un incontro con quelli francesi
23/09/2008 - Delegazione dei dipendenti Rhodia in Municipio
Alla delegazione dei dipendenti Rhodia incontrati oggi in Municipio a seguito della manifestazione con corteo partito dalla fabbrica di via I maggio, il sindaco di Ceriano Laghetto, Antonella Ferrario ha fornito il quadro aggiornato delle iniziative istituzionali per affrontare il momento di grande preoccupazione sul futuro dell'insediamento produttivo che occupa attualmente 230 dipendenti. Pochi giorni prima dei lavoratori Rhodia, il sindaco Ferrario, con il collega sindaco di Solaro, Renzo Moretti, l'assessore provinciale Gigi Ponti accompagnato dal consulente per le tematiche del lavoro Emilio Giudici già Presidente del Caam, aveva ricevuto in Municipio l'amministratore delegato di Rhodia Italia, Luigi Bovera, il direttore di stabilimento di Ceriano Laghetto, Jean Pierre Herschke e il responsabile risorse umane, Marco Parlatini. “Ho manifestato l'attenzione e la preoccupazione dell'Amministrazione comunale per la vicenda, chiedendo fermamente l'impegno ad affrontare la situazione insieme, vertici aziendali e istituzioni locali” -ha dichiarato il sindaco Ferrario. ”Ho anche manifestato l'intenzione di incontrare direttamente i vertici francesi della multinazionale nella loro sede di Lione. E' stata inoltre espressa la nostra perplessità di fronte a queste insistenti voci di un rischio chiusura per il sito di Ceriano soprattutto in considerazione dell'acquisizione dell'area, conclusa formalmente da Rhodia appena lo scorso mese di luglio, al termine di un percorso lungo e complesso che ha visto l'impegno diretto dell'Amministrazione comunale. Dopo mesi di trattative, infatti, sono stati raggiunti gli accordi che, attraverso le operazioni di bonifica richieste ed ottenute da Comune, ARPA e Regione Lombardia, hanno permesso il passaggio di proprietà dell'insediamento produttivo di via I maggio da Snia Immobiliare a Rhodia per circa 4 milioni di euro. Alla luce di questo fatto, che risale ad appena qualche settimana fa, risulta ancora più difficile da comprendere l'ipotesi che il gruppo francese possa decidere per la dismissione del sito di Ceriano che negli anni ha raggiunto un elevato valore qualitativo. Anche per questo vorremmo che prima di prendere decisioni definitive, la società ascoltasse la voce delle istituzioni locali che garantiscono ai lavoratori e alle loro famiglie il massimo impegno nell'affrontare questa situazione”.
L'Ufficio stampa
