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Ceriano Laghetto sta con il Tibet
07/08/2008 - Il Comune di Ceriano Laghetto ha aderito all' “Associazione di Comuni, Province e Regioni per il Tibet”
Con un voto unanime del consiglio comunale durante una delle ultime sedute, il Comune di Ceriano Laghetto, attraverso il suo massimo organo democratico, ha approvato una delibera in cui ha aderito all' “Associazione di Comuni, Province e Regioni per il Tibet” impegnandosi in un'azione di sensibilizzazione della comunità locale su questo tema. La delibera invita inoltre il Governo italiano e i Paesi membri dell'Unione europea a dare immediata attuazione alla Risoluzione del Parlamento europeo del 6 luglio 2000 riconoscendo il Governo tibetano in esilio come unico e legittimo rappresentante del popolo tibetano. La stato autonomo del Tibet infatti, giova ricordarlo, fu invaso ed occupato nel 1949 dalle forze armate del regime di Pechino ed è tuttora occupato. La lotta di resistenza del popolo tibetano negli anni '50 e '60 ha portato alla morte di oltre 1 milione di tibetani, cioè un quinto della popolazione di allora, oltre alla distruzione di circa 6000 monasteri, l'incendio di centinaia di biblitoteche, il saccheggio dei templi, la razzia di tesori religiosi e culturali e migliaia di esecuzioni sommarie. La rivolta dei tibetani contro l'occupazione ha portato alla carcerazione di decine di migliaia di persone e all'esilio del Dalai Lama e di altre decine di migliaia di tibetani. La mozione presentata dalla lista civica “Ceriano al Centro” e approvata dal Consiglio comunale chiede al Comitato olimpico internazionale di sottoporre al Comitato olimpico della Repubblica popolare cinese la Carta d'Intenti approvata recentemente dal Comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 (Toroc) come segno della volontà di applicare le Convenzioni internazionali del Governo cinese già sottoscritte ma non ancora ratificate. Inoltre, la mozione prevede l'esposizione della bandiera tibetana all'interno del Municipio fino a quando il Governo della Repubblica popolare di Cina e il Governo tibetano in esilio non avranno concordato uno status di autonomia per il Tibet.
L'Ufficio stampa